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Fondazioni in presenza di acqua - Eliminazione e contenimento delle acque e fondazioni pneumatiche

ELIMINAZIONE DELLE ACQUE PER POMPAGGIO

Quando la presenza di acque superficiali o di falde acquifere particolarmente abbondanti non permette di eseguire i normali lavori di scavo, si eseguono determinate operazioni specifiche per abbassare il livello dell'acqua o deviarne il corso.

L'abbassamento della falda può essere realizzata attraverso la perforazione di pozzi adiacenti agli scavi di fondazione e il pompaggio con pompe aspiranti speciali (well point), che possiedano una portata sufficiente a mantenere l'acqua al livello desiderato.

CONTENIMENTO DELLE ACQUE MEDIANTE PALANCOLE

Per contenere le acque superficiali è possibile ricorrere a sbarramenti che impediscano, o rallentino, l'infiltrazione dell'acqua nella zona di cavo. In tal senso vengono adoperate quelle che vengono chiamate palangole (o ture) di calcestruzzo armato prefabbricate, o di lamiera nervata di acciaio, con i bordi sagomati per facilitare le unioni reciproche, che vengono infisse nel terreno ricorrendo i battipali.

Le palancole in calcestruzzo armato, una volta svolto il loro compito durante lo scavo vengono comunque lasciate in sito per continuare a rappresentare uno sbarramento.

FONDAZIONI PNEUMATICHE E CASSONI A CIELO APERTO

Le fondazioni pneumatiche (o idrauliche) sono un importante soluzione in presenza di acqua.

Questo tipo di fondazione consiste in un cassone di calcestruzzo capovolto di calcestruzzo armato o di acciaio, all'interno del quale viene pompata aria ad una determinata pressione, in modo che l'acqua non possa penetrarvi e che permetta ad una squadra di operai posso effettuare lo scavo del terreno. Il cassone affonderà per effetto del suo peso via via che il materiale viene asportato, grazie anche ai bordi taglienti alla base delle pareti. Allo stesso tempo viene realizzata sul cassone, lavorando al di sopra della superficie dell'acqua, la struttura muraria che, affondando  gradualmente insieme al cassone, costituirà la fondazione.

Una volta giunti alla quota alla quale è previsto il piano di fondazione il cassone dovrà essere pienamente riempito con un getto di calcestruzzo.  Il sistema dovrà, inoltre, essere dotato di un "camino" per il passaggio delle persone e dei materiali fra il cassone e la superficie e di una camera di compensazione per evitare agli operai i danni fisici prodotti dalle variazione di pressione. 

Esistono alcune tecniche per agevolare questa tecnica:

- cassoni a cielo aperto, costituiti da strutture prefabbricate prive di fondo e di copertura che vengono fatte progressivamente affondare scavando al loro interno il terreno con benne e sfruttando l'effetto del peso proprio. Una volta raggiunta la profondità prevista (che può anche essere di 15/20 m) si procede al loro riempimento con calcestruzzo oppure con materiali inerti;

- cassoni galleggianti, costituiti da strutture aperte solo in sommità che vengono fatte affondare riempiendole di calcestruzzo, o di materiali inerti, fino a quando poggiano sul fondo.



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