FONDAZIONI CONTINUE ORDINARIE
Le fondazioni continue hanno la funzione primaria di distribuire uniformemente sul terreno i carichi trasmessi dalle strutture portanti sovrastanti - ad esempio pareti in calcestruzzo armato o murature in laterizio o pietrame - per mezzo dell'allargamento della sezione di appoggio che consente di contenere le sollecitazioni entro i limiti di sicurezza del terreno.
Un elemento molto importante nelle fondazioni è il magrone, che è uno strato di calcestruzzo magro di spessore limitato. Questo crea un piano d'appoggio pulito e livellato, che facilita la formazione dell'armatura metallica e della casseratura. Se di spessore adeguato può assolvere funzioni statiche e di distribuzione dei carichi.
FONDAZIONI CONTINUE IN CALCESTRUZZO NON ARMATO
Se si è in presenza di terreni abbastanza solidi, e se i carichi a cui sottoporlo non siano eccessivamente alti, si può ricorrere a fondazioni continue di calcestruzzo non armato, realizzate con il getto nei casseri o nello stesso scavo a sezione obbligata (per saperne di più vedi qui.
In tutti e due i casi è consigliabile allargare gradualmente la base per mezzo di riseghe impostate con inclinazione di circa 60°, rendendo di poca importanza le sollecitazioni di flessione e di taglio.
In caso di fondazione continua in calcestruzzo non armato gettato direttamente nello scavo di fondazione, si ottiene una sezione a forma trapezoidale, dove la base minore sarà quella inferiore.
La maggiore quantità richiesta di calcestruzzo viene compensata dal risparmio della cassaforma necessaria per il getto.
Per completare la fondazione è consigliata la realizzazione di un cordolo in calcestruzzo armato (il cordolo è un elemento di calcestruzzo inserito per tutto lo spessore del muro in corrispondenza del piano d'imposta del solaio) in modo da migliorare il collegamento con la base della struttura.
FONDAZIONI CONTINUE IN CALCESTRUZZO ARMATO
La capacità del calcestruzzo armato di resistere a sforzi di flessione consente di realizzare delle fondazioni meno massicce di quello in calcestruzzo non armato, che vengono chiamate fondazioni a mensola (o fondazioni a zattera). Sono formate da un cordolo continuo con due mensole laterali realizzate in calcestruzzo armato, in modo da assorbire le sollecitazioni di taglio e flessione.
In caso di terreni poco resistenti è il tipo di fondazione più adeguata, infatti necessita di una minore quantità di calcestruzzo abbattendone il peso. Come contropartita presenta un lavoro maggiore relativamente alla formazione dell'armatura metallica e della casseratura.
FONDAZIONI A TRAVI ROVESCE
Le travi rovesce sono elementi strutturali molto utili, infatti sono delle travi realizzate in calcestruzzo armato che permettono di distribuiti i carichi trasmessi dai pilastri. Una particolarità di queste travi è quelle di avere una a T rovesciata, munite di due solette (o mensole) inferiori, con il compito di allargare la superficie che poggia sul terreno.
Questo tipo di travi sono usate sopratutto in presenza di strutture a telaio, e sopratutto quando sono richieste grandi superfici di appoggio e il terreno non ha una resistenza uniforme.
La loro realizzazione prevede fase differenti e successive tra loro:
1) un primo strato di calcestruzzo magro;
2) la successiva formazione dell'armatura metallica;
3) il getto delle solette della trave;
4) ad impasto indurito vengono montate le sponde di contenimento e si esegue il getto della parte superiore, che viene chiamato anima.
TRAVI ROVESCE INCROCIATE
La successione di numerose travi rovesce, allineate tra loro secondo le file dei pilastri, produce uno schema statico a travi continue su più appoggi, che sono orientate secondo uno dei lati della pianta dell'edificio e unite da cordoli trasversali di irrigidimento.
Le travi rovesce incrociate si formano nel momento in cui i cordoli di irrigidimento diventano anch'essi delle travi rovesce. Questo accade nel caso in cui sia necessario rendere maggiormente rigida la fondazione. Questo permette un'adeguata ripartizione dei carichi.
Risulta molto vantaggioso realizzare trave rovesce con un rapporto altezza/base elevato, che permette una riduzione di armatura e delle sollecitazioni a cui è sottoposto il calcestruzzo.
FONDAZIONI A PLATEA
Viene adoperata nel caso in cui il terreno non sia in grado di sopportare i carichi derivanti dalla struttura. In questo caso le travi rovesce, che sarebbero troppo larghe, sono sostituite da un unico solettone di base in calcestruzzo armato di spessore idoneo. Questa viene chiamata fondazione a platea.
In aggiunta, possono essere previste delle travi principali e secondarie tra loro per irrigidire ulteriormente il solettone. Tra loro saranno sporgenti, formando quella che viene chiamata piastra nervata capovolta, con la superficie piana rivolta verso il basso.
I vantaggi sono la ripartizione efficiente dei carichi ed una buona continuità strutturale, ed in presenza di terreni cedevoli in modo non uniformi. Uno svantaggio è la maggiore di quantità di materiale necessario.
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