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Tutti i tipi di controsoffitto e la loro composizione

controsoffitto
controsoffitto

COS'È' UN CONTROSOFFITTO

Il controsoffitto si può definire "una struttura di tipo leggero, collegata all'intradosso del solaio con funzione di isolamento termo-acustico o di mascheramento di impianti e travature in genere". 

Più semplicemente, si tratta di un'opera edile costituita da una superficie piana (spesso in cartongesso) dalla struttura leggera, posta al di sotto del soffitto, che determina una diminuzione dell'altezza utile del locale interessato. 

In relazione all'ambiente in cui è utilizzato può essere può essere adoperato a fini estetici (spesso vengono realizzate controsoffittature dal design elegante ed accattivante) o per fini pratici, come ad esempio nascondere impianti o creare delle piccole cantine o sottotetti.

 

CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DI UN CONTROSOFFITTO

Le caratteristiche fondamentali per un controsoffitto sono: 

- resistenza meccanica, (o tensione di rottura) è una proprietà meccanica che indica lo sforzo massimo a cui un materiale è in grado di resistere prima che si verifichi la sua rottura. Si tratta della resistenza a:

resistenza all'impatto, si tratta della resilienza,  che valuta l'energia necessaria a rompere un determinato materiale per mezzo di un impatto o urto;

resistenza alla flessione, cioè la resistenza al momento flettente. In altre parole, la resistenza al tentativo, da parte di altre forze, di far ruotare il materiale attorno ad un proprio punto. 

resistenza all'applicazione di carichi, altro non è che la deformabilità plastica di un materiale, anche detta resistenza alla deformazione permanente.  Misura la resistenza di un materiale alla penetrazione da parte di un altro materiale. 

- capacità di isolamento termico, si tratta della capacità di non far creare ponti termici, o in ogni caso di avere una resistenza al passaggio termico (caldo-freddo);

- potere fonoassorbente, è la capacità di assorbimento dei suoni, riducendone il volume e le vibrazioni;

- imputrescibilità, è la capacità di assorbimento di liquidi e di resistenza all'umidità;

- durata

 

TIPI DI CONTROSOFFITTO IN BASE AI MATERIALI 

I materiali più comuni per la loro realizzazione sono:

- legno, si distingue per la sua eleganza che lo innalza rispetto a tutti gli altri materiali. Si tratta di un materiale che dona all'ambiente una migliore vivibilità e maggior calore. Gli svantaggi derivano dal suo costo elevato e nelle difficoltà d'installazione;

- gesso o cartongesso, garantiscono una buona duttilità e possono essere facilmente intonacati al fine di ottenere delle tonalità di colore specifiche;

- fibre minerali e materiali isolanti in genere, questo tipo di controsoffitto è costituito da un’orditura di sostegno metallica a vista o nascosta, vincolata al soffitto, sulla quale vengono posizionati dei pannelli in fibra minerale. Questi pannelli sono decorati e verniciati sulla superficie a vista con pitture viniliche. 

Un pannello in fibra minerale è costituito da perlite, cellulosa, lana di roccia e leganti. E' un tipo di controsoffito ideale per gli ambienti più difficili, quali ambienti umidi, rumorosi e affollati. Infatti, le fibre minerale risolvono eventuali problemi inerenti la resistenza all'umidità, agli urti e garantisce un buon livello di assorbimento acustico, insieme ad una buona resistenza al fuoco

- materiali plastici

- materiali metallici

- laminati

 

STRUTTURA DI UN CONTROSOFFITTO

I controsoffitti sono in genere costituiti da una struttura di sostegno realizzata con intelaiature (legno, metallo) fissate al soffitto o lungo le pareti perimetrali, oppure appese con sospensioni all'intradosso del solaio e da una chiusura o schermatura, a seconda che sia una controsoffittatura piena o grigliata.

La schermatura si realizza con elementi modulari aperti, costituiti da griglie organizzate in vere e proprie maglie: queste ultime sono studiate per conferire alla controsoffittatura proprietà fonoassorbenti.

 

controsoffitti sono definibili come sistemi di finiture tecniche a elementi modulari leggeri, generalmente ancorati a una struttura puntiforme e discontinua e definiti dalla tipologia del tamponamento (sarebbe la chiusura con i pannelli), che può essere realizzato in opera o semplicemente assemblando elementi prefabbricati.

In base alla struttura i tipi principali sono:

- Continuo

controsoffito continuo
controsoffito continuo

La chiusura è di tipo continuo e si realizza fissando alla struttura di sostegno una rete metallica a piccole maglie o un lamierino sui quali viene applicato, dal basso, l'intonaco realizzato con malta di calce o cemento. Questa soluzione viene utilizzata quando ad un controsoffitto non sono richiesti requisiti d’ispezionabilità o di flessibilità.

- Discontinuo

controsoffitto discontinuo
controsoffitto discontinuo

La chiusura realizzata con elementi modulari è invece di tipo discontinuo per la presenza dei giunti di connessione fra i diversi elementi che sono facilmente smontabili, risultando particolarmente adatti al passaggio degli impianti.

I controsoffitti possono essere distinti anche in base alla loro ispezionabilità:

chiusi non ispezionabili (a pannelli), adottano pannelli in gesso o in legno e sono stati tipicamente impiegati in passato per controsoffitti di una certa importanza. Con essi vengono infatti realizzati controsoffitti a cassettoni o a volte e adottati nelle sale per spettacoli pubblici grazie ai vantaggi estetici, al potere fono riflettente e alla sicurezza garantita rispetto al fuoco.

Le lastre sono appese al solaio con staffe o pendini e prevedono guide nascoste e fughe tra giunti solitamente rasate, creando l'effetto estetico di un normale plafone, anche se questo aspetto ne impedisce l'ispezionabilità.

 

Una variante è costituita da pannelli in gesso rivestito spesso uniti a strati superiori coibenti in polistirene o poliuretano espanso. In questi prodotti la resistenza al fuoco è piuttosto scarsa mentre il potere fonoassorbente resta pressoché identico al gesso tradizionale.

- chiusi ispezionabili (a pannelli oppure a doghe), si tratta di una soluzione economicamente valida, ma di scarsa resa estetica. La posa di controsoffitti ispezionabili prevede l'utilizzo di profili a T rovesciata. L'evoluzione dei precedenti pannelli è l'adozione del gesso fibrorinforzato che ricorre all'uso di fibre minerali e vegetali in grado di conferire al pannello una maggior capacità di resistenza alle sollecitazioni meccaniche. Con questi si possono realizzare controsoffitti ispezionabili anche decorati, grazie alla buona lavorabilità dei materiali.

Abbiamo poi i controsoffitti realizzati in pannelli metallici stampati e verniciati. Le caratteristiche di assorbenza acustica sono ottenute con l'impiego di uno strato funzionale fonoassorbente sovrapposto ai pannelli metallici che vengono inoltre trattati con microfori per attenuare la propagazione delle onde sonore.

Hanno caratteristiche incombustibili anche se denunciano limiti rispetto alla resistenza al fuoco; sono particolarmente adatti ad ospitare vari accessori per illuminazione e impiantistica.

- aperti (lamellari, grigliati o cassettonati), questa tipologia di controsoffitto aperta permette, a differenza delle altre, la creazione di un semplice schermo visivo e non di un vero e proprio vano spaziale. Per questo tipo di realizzazioni il mercato offre principalmente controsoffitti lamellari, grigliati e cassettonati. Le caratteristiche di assorbenza acustica sono piuttosto limitate: infatti solo la disposizione degli elementi è in grado di ridurre il fenomeno di risonanza acustica e pertanto si ricorre generalmente a isolanti applicati all'intradosso del solaio.

Infine, tra i controsoffitti aperti, quelli grigliati metallici sono i più diffusi e si trovano già assemblati in moduli oppure in elementi lineari da montare in cantiere. Sono solitamente appesi a una struttura di supporto o direttamente al solaio e prevedono la posa degli accessori sopra il piano di tamponamento o mediante l'inserimento negli spazi creati dalla maglia alveolare.



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Commenti: 2
  • #1

    Maurizio Piovesan (giovedì, 09 dicembre 2021)

    buonasera,
    dovrei controsoffittare un disimpegno che ha il soffitto ad "L"
    Vorrei renderlo ispezionabile con prodotti sganciabili dalla struttura portante in quanto sopra ci sono degli impianti.
    Se una volta creata una struttura perimetrale a muro (circa 11 metri), siccome i tratti di copertura fra i due muri portanti variano da 100 a 125 cm. , non credo ci sia bisogno di sostegni ulteriori nel tratto in larghezza.
    Quali materiali e prodotti mi proponete?
    La superficie totale è di circa 5 mq.

    Grazie.

    Maurizio Piovesan

  • #2

    Maurizio Piovesan (giovedì, 09 dicembre 2021 20:06)

    buonasera,
    dovrei controsoffittare un disimpegno che ha il soffitto ad "L"
    Vorrei renderlo ispezionabile con prodotti sganciabili dalla struttura portante in quanto sopra ci sono degli impianti.
    Se una volta creata una struttura perimetrale a muro (circa 11 metri), siccome i tratti di copertura fra i due muri portanti variano da 100 a 125 cm. , non credo ci sia bisogno di sostegni ulteriori nel tratto in larghezza.
    Quali materiali e prodotti mi proponete?
    La superficie totale è di circa 5 mq.

    Grazie.

    Maurizio Piovesan