L'architettura bioecologica è contraddistinta da un importante focus in merito allo sviluppo di una maggiore consapevolezza delle carenze del sistema consumistico e mobilita verso un dibattito culturale sulle pressanti emergenze ambientali.
Questo tipo di architettura è sempre alla ricerca di soluzioni alternative alle varie problematiche del costruire. Queste soluzione hanno sempre lo stesso concetto base: concepire l'abitazione come un modo di vivere in rapporto con la natura che ci circonda.
Queste soluzioni spesso prevedono l'adozioni di materiali naturali in diverse fasi, e anche in diverse (a volte in tutte) componenti edili della costruzione.
Uno dei nuovi modi di costruire introdotti da questo tipo d'architettura è quello dell'autocostruzione. L'utente è coinvolto nelle fasi meno impegnative della costruzione. Questo è permesso con l'adozione di alcuni prodotti per l'edilizia che consentono la posa e la finitura anche da persone non molto esperte (parete di gesso rivestito, porte interne, pavimenti in quadrotte autoposanti...).
Un importante esponente di questa cultura è senza dubbio l'architetto Luis de Garrido. Molta famosa è la sua "Green Box", progettata nel 2009, si tratta di un edificio modulare, prefabbricato, trasportabile, bioclimatico, che non comporta alcun consumo energetico e si propone come casa totalmente sostenibile.
I principi fondamentali che ispirano questa cultura bioecologica sono senza dubbio:
1) salute del corpo, che deve essere permessa attraverso scelte progettuali che permettano di evitare errate localizzazioni degli edifici, non impiegare materiali tossici e inquinanti, consentire adeguata illuminazione, ventilazione e riscaldamento degli ambienti;
2) equilibrio e salute dello spirito, che ha alla sua base una ricerca dei ritmi vitali dell'uomo(quali attività fisiche, metabolismo e rapporto sonno-veglia) che deve trovare la sua soluzione nella progettazione di ambienti che rispettino le regole armoniche;
3) armonia con gli ecosistemi naturali, si tratta dell'adozione di materiali e tecniche costruttive che possano garantire la salvaguardia dell'ambiente, anche tramite un minor spreco nei materiali utilizzati.
INDAGINI PRELIMINARI NEL PROGETTO BIOECOLOGICO
Il progettista che voglia rispettare i principi fondamentali ispiratori dell'architettura bioecologica deve fare attenzione in fase progettuale alle seguenti fasi:
- analisi geobiologica, l'analisi geobiologica (la geobiologia studia le interazioni a livello psico-fisico tra le caratteristiche geofisiche di un particolare luogo e gli organismi ivi residenti) e, più in generale, lo studio dell'ambiente dell'uomo e dei fenomeni legati all'influenza del sottosuolo. Si tratta di indagini volte alla ricerca di fattori perturbanti che si sono manifestati a causa delle moderne tecnologie;
- analisi delle condizioni di benessere ambientale degli utenti degli edifici;
- le ricerche sui materiali e sui prodotti edilizi;
- le modalità produttive dei materiali in rapporto alle risorse disponibili, alla loro rinnovabilità , al consumo energetico richiesto in fase produttiva, alle ripercussioni sull'ambiente per la produzione, estrazione e smaltimento;
- le interrelazioni tra il progetto e l'intorno bioclimatico;
- le interrelazioni tra il progetto e il risparmio energetico.
Altra importante analisi è quella dell'analisi del ciclo di vita (anche detta Life Cycle Assestment - LCA), che valuta i dispendi energetici studiando l'impatto ambientale di ciascun prodotto e processo costruttivo quantificando l'energia utilizzata, le materie prime e i rifiuti dispersi nell'ambiente.
Altri articoli correlati:
Sistemi costruttivi tradizionali - costruzioni in muratura, pietra, terra e in legno
Scrivi commento